Una volta avevo un'amica

20:07




Una volta avevo un'amica. 
Eravamo inseparabili, io e lei... Dove c'ero io, c'era lei. E viceversa, ovviamente...
La notte non ci spaventava. Non temevamo il caldo di ferragosto né il freddo dell'inverno. 

Era un'amicizia particolare, la nostra. Costruttiva, oserei dire. 
Se tutte le altre si chiudevano in camera a sognare di calciatori che non avrebbero conosciuto mai, noi no.
Non siamo mai andate a ballare e non saprei nemmeno dire se aveva una cotta per qualcuno. Lo nascondeva molto bene, probabilmente...
Non le piaceva ubriacarsi: preferiva sempre avere pieno controllo delle sue azioni. Un po' come me. 

Era un'amicizia particolare, dicevo.
Lei mi spronava a fare sempre del mio meglio... A non abbandonare le cose dopo averle iniziate... A proseguire fin quando l'obiettivo non era raggiunto... A lavorare duro per veder realizzare un sogno.
Era l'amica che tutti dovrebbero avere, secondo me...

Non credo che riuscirò mai a trovare le parole per esprimere quanto mi fu di aiuto durante le prime versioni di latino e greco, quando sembrava impossibile ricordare tutto quel che c'è da ricordare... O nel prendere la patente, perché, ammettiamolo, noi femminucce non siamo proprio bravissime quando si parla di motori... E poi... E poi... La soddisfazione di un 100 pieno agli esami di stato!

Ma, si sa... Le cose fanno il loro corso: hanno un'origine, vivono, cambiano, si trasformano, si evolvono... Ma poi hanno anche una conclusione...
Così anche per la nostra amicizia arrivò la fine...
Non ci fu un litigio, non un'incomprensione.
Come una passione che il tempo spegne lentamente. Così fu per la nostra amicizia.
Forse avrei dovuto darle più stimoli, curarla di più, farle capire quanto era importante, ma queste cose si capiscono solo quando è ormai troppo tardi.

Mi piace pensare che un giorno ci rincontreremo. E sarà come se non ci fossimo mai lasciate.

Ah. La mia amica si chiamava COSTANZA.

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